mercoledì 16 giugno 2010

Letture Mannare: Il Satyricon

Il primo romanzo in cui sia stata inserita una storia riguardante un lupo mannaro , Il Satyricon. Riporto il breve passo:

62.1 Volle il caso che il padrone fosse partito per Capua a smerciar il meglio delle sue cianfrusaglie. 2 Afferrata al volo l'occasione, convinco un tale, ospite lì da noi, a venire con me sino al quinto miglio. Non per nulla era un soldato forte come un demonio. 3 Leviamo le chiappe, verso il canto del gallo. La luna luceva come a mezzo giorno. 4 Arriviamo a un cimitero: il mio uomo si mette a farla tra le tombe, io mi siedo canterellando e conto le tombe quante sono. 5 Poi, come torno con gli occhi al compagno, quello è lì che si sveste e depone tutti gli abiti al margine della strada. 6 Io avevo il cuore in gola, ero più morto che vivo. Quello allora piscia in cerchio intorno agli abiti e all'improvviso diventa lupo. Badate che non scherzo: non mentirei per tutto 1 'oro del mondo. 7 Dunque, come dicevo, una volta quel che divenne lupo, incominciò ad ululare e fuggì nelle selve. 8 Sulle prime non sapevo più dove fossi. Poi mi feci vicino, per raccattare gli abiti di quello là, ma gli abiti erano diventati di pietra. A morir di paura, chi più morto di me? 9 Tuttavia strinsi in pugno la spada, e, abracadabra, andai infilzando le ombre, sin quando non giunsi al podere della mia amica. 10 Entrai che ero uno spettro, mezzo scoppiato, ma con il sudore che mi correva per la forcata, con gli occhi fissi: ce ne volle per rimettermi. La mia Melissa sulle prime era stupita che io o gli fossi in giro così tardi, e "Se arrivavi un po' prima, -disse -almeno ci davi una mano, che un lupo si è introdotto nel podere e da vero macellaio ci ha sgozzato tutte le bestie. Però non l'ha fatta pulita, anche si se è riuscito a fuggire, che uno dei nostri schiavi gli ha trapassato il la collo con la lancia". 12 A sentir questo, non riuscii più a chiuder occhio, ma, appena fatto giorno, via di corsa alla casa del nostro Gaio, che sembravo l'oste dopo il repulisti. E una volta che giunsi in quel luogo, dove gli abiti erano diventati di pietra, non altro trovai che del sangue. 13 Come poi giunsi a casa, il mio soldato giaceva sul letto che che sembrava un bove e c'era un medico che gli curava il collo. Mi fu chiaro che era un lupo mannaro, ne ho potuto da allora dividere il pane con lui, nemmeno se mi avessero ammazzato. 14 Comodi gli altri di pensarla in proposito come vogliono, ma io, se mento, che il cielo mi punisca.
Continue Reading...

Il lupo mannaro in Norvegia

Tra tutti i posti al mondo la Norvegia è la terra che più mi affascina in assoluto, visitandola , nel corso degli anni ho trovato ogni volta un qualcosa che mi è rimasto dentro. La mitologia norrena è piena di documenti che hanno a che fare con i Licantropi, nelle terre del nord, la paura e il rispetto per il lupo è così radicata come in nessun'altra parte del mondo.

Fenrir è il prototipo del lupo mannaro scandinavo. È uno dei tre mostruosi figli di Loki, il dio vichingo degli inganni. Fenrir non è un lupo mannaro vero e proprio, perché non può trasformarsi e si presenta sempre in forma di lupo; tuttavia, è grosso al punto di essere deforme, ferocissimo, scaltro e dotato di parola come un uomo, tutte caratteristiche che lo avvicinano fortemente alla stirpe dei mannari. Gli dei vichinghi, man mano che cresce, iniziano a temerlo. Cercano di imprigionarlo, ma la belva è troppo forte e riesce a liberarsi. Per bloccarlo definitivamente devono ricorrere all'inganno e alla magia (altra analogia con molti miti riguardanti licantropi): lo legano con un laccio fabbricato dai nani intrecciando barba di donna, rumore di passi di gatto, radici di un monte, respiro di pesce, tendini d'orso e sputo d'uccello.
Ha forma di lupo anche l'innaturale progenie di una vecchia gigantessa. Due dei suoi figli lupi, Skoll e Hati, inseguono dall'alba dei tempi il sole e la luna (ed è per questo motivo, secondo il mito, che i due astri si muovono) e finiranno per divorarli nell'ultimo giorno del mondo.
I lupi mannari propriamente detti compaiono anche nell'epica vichinga, in particolare nella saga dei Volsunghi, in almeno due occasioni. Nel canto quinto, a trasformarsi in lupo è la madre di re Sigger, facendo uso delle sue arti magiche. La regina-lupa si diverte, nella leggenda, a infierire sui figli di Volsung, che erano stati fatti prigionieri in battaglia da suo figlio; dei dieci uomini, nove vengono uccisi. Sopravvive Sigmund, aiutato dalla gemella Signi, che è anche moglie di re Sigger.

Questa gli unge il volto di miele e la notte il lupo mannaro si ingolosisce, sentendo l'odore, ma gli lecca il volto anziché sbranarlo. Prontamente Sigmund gli afferra la lingua con i denti e la belva se la strappa per liberarsi. Nel tentativo, si procura una ferita che la uccide e, contemporaneamente, spezza i ceppi di Sigmund, liberandolo. Il tema del lupo mannaro ricompare nel canto ottavo; qui Sigmund e il nipote Sinfjotli giungono, attraverso una foresta, a una casa dove dormono due uomini di nobile stirpe. Sopra di loro sono appese delle pelli di lupo, due principi stregati da un incantesimo: devono sempre mostrarsi in forma di lupo, e solo una volta ogni cinque giorni possono riprendere sembianze umane. Sigmund e il nipote, incuriositi dalle pelli, le rubano, facendo ricadere su di loro la maledizione. Assumono sia le sembianze che la natura di lupi, e iniziano a aggredire uomini. In particolare, Sinfjotli si dimostra aggressivo e furbo. Fonte Wikipedia


Continue Reading...

Il lupo mannaro del Maine

Che il Maine, fosse un piccolo stato che evoca orrori lo sapevamo tutti, molti scrittori , King su tutti , lo hanno usato come location di varie storie. Tre anni fa Fox News riportava la notizia secondo cui era stato investito il lupo mannaro che aveva messo in allarme molte persone. per 15 anni gli abitanti della cittadina di Turner provarono non pochi brividi quando gli avvistamenti di un licantropo che si aggirava nelle campagne circostanti diventarono frequenti. Durante il periodo degli avvistamenti il licantropo (ma bisognerebbe chiamarlo Lupo Mannaro) uccise diversi cani, anche di grandi dimensioni e mucche. Nell'agosto del 2007 la notizia dell'uccisione di quell'ibrido/animale/bestia avvenne nel modo più impensabile , investito da un auto. Sul posto arriva anche il Criptozoologo Loren Coleman per cercare di capire di che cosa si tratta. Il mistero si infittisce e sul luogo arrivano troupe di giornalisti e televisioni. Viene realizzato anche un reportage completo a cui venne dato ampio spazio.

Ad una prima analisi l'animale evidenzia unghie molto allungate e acuminate, un cranio più schiacciato del normale e due protuberanze simili a corna.

Tutto il materiale su questo strano caso lo trovate a questo indirizzo


Continue Reading...

Licantropi e Lupi Mannari non sono la stessa cosa.

E' molto diffusa la tradizione secondo cui si tende a credere che lupi mannari e Licantropi siano in realtà due nomi che descrivono lo stesso essere, in realtà le cose stanno diversamente. Lupi mannari e licantropi sono due essere distinti che possono si coesistere nello stesso momento e nello stesso ambiente ma sono totalmente differenti: Licantropi si nasce.... Lupi mannari si diventa.

Un licantropo è un essere metà uomo e metà lupo, il licantropo è un uomo condannato da una maledizione al momento della nascita (il più piccolo di 7 fratelli, i nati nella notte di natale), ad ogni plenilunio si trasforma e molto probabilmente il mattino dopo non ricorda nulla di ciò che ha combinato e soprattutto non è cosciente della sua natura.

Un uomo morso da Licantropo diventa un Lupo mannaro, al contrario del Licantropo, la trasformazione durante il plenilunio è quasi completa , forma, movenze sono del tutto assimilabili ad un lupo di grossa taglia.
Continue Reading...

Streghe e lupi mannari visti da bambini di 30 anni fa



Un bel video dove alcuni bambini racconto alcune storie popolari su streghe e lupi mannari.
Continue Reading...

Letture Mannare: Le grandi storie di Lupi Mannari

In questi ultimi mesi, anche grazie alla Twilight saga, si sta riscoprendo la figura del licantropo come mai prima d'ora. Ogni autore , regista, scrittore, da una sua personale visione su quella che nella storia è da sempre considerata una delle figure più misteriose. Realtà, mito, leggenda, folklore , tutto si fonde in un unica bestia il licantropo.




La prima raccolta di racconti di cui parlo è la prima apparsa sul mercato , una release targata Newton & Compton ormai fuori catalogo.

1 - "STORIE DI LUPI MANNARI" di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco
Forse la più completa per quello che riguarda le storie di licantropi, con racconti che vanno da Pirandello a Lovecraft, una bibbia sulla licantropia. Gran parte degli autori sono famigerati e come in molte antologie alcuni racconti sono belli altri meno, va comunque tenuto presente, che molti di questi scritti risalgono a tempi veramente antichi e che la lettura , per chi ama l'azione e il terrore a volte risulta complessa. Mi piace citare un racconto in particolare che mi ha colpito e che ho letto più volte IL LUPO DI ST. BONNOT (The Wolf Of St. Bonnot) di Seabury Quinn (1930) , veramente un bel racconto. Ritengo che leggere "Storie di Lupi Mannari" possa essere una grande opportunità per chi voglia approfondire la figura del Licantropo e tutto quello che ruota attorno.

2 -"LUPI MANNARI" di Stephen Jones e introduzione di Gianni Pilo
Ristampato in questi giorni in concomitanza dell'uscita del remake di "Wolfman" può essere considerato il secondo capitolo dell'antologia precedente, le storie hanno un taglio più moderno e gli autori sono cronologicamente più vicini ai nostri tempi. 24 racconti veramente ben scritti che descrivono i licantropi nei modi più disparati.

3 - "VAMPIRI E LUPI MANNARI"
Attraverso un itinerario millenario tra le maggiori culture europee, questo ripercorre la storia di due fenomeni inquietanti, le cui personificazioni hanno turbato l’animo umano da secoli remoti e in quasi tutte le culture: la licantropia e il vampirismo. Considerati figure demoniache fino a un non lontano passato, uomini-lupo e bevitori di sangue sono giunti fino a noi dal mondo dell’antichità classica, attraverso il Medioevo, durante il quale acquistano un ruolo dominante nella tradizione occidentale moderna, dovuta all’importanza loro tributata dalla teologia e dalla demonologia cattolica. Nella cultura contemporanea hanno in parte perso il loro aspetto di oscuri e temibili personaggi infernali e, rischiarati dalla luce della “dea ragione”, vengono studiati come fenomeni culturali o patologici e collocati nell’ampia problematica delle numerose credenze sulla trasformazione dell’uomo in animale. Anche il vampiro infatti, proprio per il suo nutrirsi di sangue, viene spesso assimilato ad un rango bestiale. Dietro la celebre figura del Conte Dracula e dei meno noti licantropi letterari si cela una lunga tradizione e una vasta eredità culturale di leggende, di figure demoniache e spaventose (e a volte di personaggi storici). Sono proiezioni di paure ancestrali che per secoli hanno attraversato l’Europa, trovando finalmente una corretta collocazione grazie agli strumenti interpretativi dell’antropologia e della psicopatologia. Fonte

Continue Reading...

lunedì 14 giugno 2010

Ricordi di un estate: Dog Soldier

Il film si apre sullo sfondo di una foresta scozzese: un uomo ed una donna stanno campeggiando al suo interno, godendosi una pausa dai ritmi serrati della città. Durante la notte, vengono aggrediti da una strana creatura, che li divora e non fa rimanere nulla di loro, eccetto che budella e sangue. Due ore dopo, in quella stessa foresta, durante un'esercitazione militare, il misterioso capitano Ryan (Liam Cunningham) licenzia un uomo che lavorava per lui e che non era adatto ad un programma militare avanzato. Un mese dopo gli eventi, un gruppo di sei soldati stanno affrontando una nuova esercitazione nei boschi, dove alcuni di loro hanno sentito dire che si rifugia una creatura famelica che divora i corpi senza far restare niente di loro. Una sera, mentre si stanno divertendo raccontandosi episodi comici della loro vita, i soldati vengono sorpresi da una carcassa di una mucca che cade da una rupe sopra di loro, spaventandoli. L'animale è sventrato e spolpato: la visione di esso serve da monito per i soldati; intanto un gruppo di soldati rivale, che si stava esercitando sotto la guida del capitano Ryan, viene attaccato e decimato dalle creature. La mattina dopo, i soldati guidati da Wells si rimettono in marcia per scoprire che tipo di creatura è quella che ha ucciso la mucca.
Durante la ricerca scoprono i brandelli dei corpi dei soldati e il corpo ancora in vita ma gravemente ferito del capitano Ryan. Cooper (Kevin McKidd) ricuce il corpo del capitano e si mette in fuga, mentre il sergente Wells, cercando di scoprire cosa sia la creatura nei boschi, viene ferito e deve tornare sui suoi passi, scortato da Spoon (Darren Morfitt). Wells è stato del tutto aperto in due, ha l'intestino e altri organi dell'apparato digerente esposti ad infezioni e batteri esterni, dunque deve essere rapidamente curato.
A soccorrere i soldati appare una provvidenziale zoologa di nome Megan (Emma Cleasby), che ha una casa proprio vicino il bosco ed è accorsa sentendo gli spari. I soldati usano la casa come base per difendersi dalle creature, che ormai hanno capito essere licantropi. Prima della notte, curano il sergente Wells e si armano come meglio possono, per resistere sino all'alba, momento in cui i lupi riprenderanno il loro aspetto umano.
Fonte Wikipedia

Forse il meno osannato tra i film sui licantropi, e a vederli questi licantropi la ragione la posso capire, devo dire che per quello che mi riguarda è una delle migliori pellicole su cui ho messo gli occhi. Acquistai il dvd per caso in un'edicola sotto casa mia , e senza pretese lo misi nel lettore la sera stessa, ne rimasi affascinato. Un assedio creato ad arte e lo scontro senza sosta tra lupi mannari e soldati è veramente eccitante per tutta la durata del film.
Continue Reading...

Documentario Sui lupi mannari

Pubblico un estratto della puntata di Mistero condotta da Enrico Ruggeri dove si parla di Licantropi. buona visione.




Continue Reading...

venerdì 11 giugno 2010

Il lupo mannaro oggi

A differenza del vampiro, diventato ormai un eroe (post)moderno il licantropo è legato fondamentalmente all'antica paura della notte. Questa figura sembra in effetti offrire connotati più prevedibili rimanendo arenato tra le paure di una società ormai scomparsa.

Con il tempo i presunti Lupi mannari sono venuti ad essere considerati dei semplici malati, perdendo quell'eco di ancestrale paura e superstizione che sapevano infondere. E' chiaro che una figura mitica come quella del licantropo continua a vivere tra letteratura e cinema con la stessa influenza dei tempi andati, tuttavia l'impatto emotivo è sacrificato al gioco dei vari effetti speciali e azione.

La chiesa tuttavia ritiene ancora oggi che il licantropo , oltre che a superstizione e melanconia, sia un essere legato a satana dal quale ottiene la possibilità di trasformarsi.

Vedendo la figura del licantropo legata alle fasi lunari e alla bramosia di sangue non si può però estrarre la vera essenza di questa figura. I lupi fin dall'antichità sono stati considerati alla stregua di una piaga mai perfettamente curata. E' noto a tutti , che il lupo, come animale, è stato uno dei pochi canidi che l'uomo non è riuscito ad assoggettare ai sui desideri.

Il licantropo quindi è stata la naturale conseguenza di questo odio indiscriminato verso i lupi. Lo sfruttamento di questa figura è stato usato anche come mezzo di sostentamento nei tempi di carestia, dove la fame aveva un ruolo fondamentale nell'ecosistema umano. In un articolo precedente di questo blog si nota come molte persone avessero l'usanza di procurarsi il cibo anche con questi mezzi. Nei tempi passati, dove la superstizione comandava sulla scienza e sulla tecnologia era semplice fingersi un licantropo e assoggettare gli abitanti di un villaggio ai propri voleri.


Continue Reading...

giovedì 10 giugno 2010

Lupi Mannari in Italia: Lu lupenare

Una delle storie che ancora fanno rabbrividire è quella del Lupenare in Puglia. In una Rignano antica, tempi durissimi per chi abitava quelle zone, alcuni uomini e donne erano capaci di trasformarsi in licantropi e aggredire chiunque avesse la sfortuna di incontrarli sul loro cammino.

Accadeva più spesso durante la notte di Natale, quando i nati il 25 Dicembre diventavano spaventose bestie feroci.

I Lupenare giravano per le vie del paese tutta la notte in cerca di sangue. Oggi tra gli abitanti di Rignano c'è ancora chi ne parla raccontandola come una bella favola dell'orrore, ma agli inizi del 900 dove misticismo e paura si fondevano non era così. All'epoca il terrore era vero, durante le notti di Natale, gli abitanti di Rignano se ne stavano chiusi in casa armati di coltelli e punteruoli di vario genere. Anche qua leggenda e verità si fondono, chi ha avuto la sfortuna di avvistare i Lupenare racconta di enormi bestie nere simili ai lupi, altri parlano di persone normalissime in preda a forti spasmi. Si racconta che quando , durante il periodo Natalizio nel forno del paese si preparava il pane, le donne che andavano a prenderlo correvano per la via del ritorno con la paura di incontrare questi assassini.

Tra i racconti tramandati ci sono storie di veri e propri combattimenti con questi esseri, storie di famiglie uccise e storie di eroi che riuscirono a combatterli e vincerli.





Continue Reading...

Molde : La stazione di polizia

Ho cercato di dare al mio personaggio un luogo confortevole dove riflettere e dove essere al sicuro, non so voi ma la sensazione di essere al sicuro mentre attorno avviene di tutto mi piaceva, la stazione di polizia è il posto ideale dove raccogliere idee, pensare a come agire nel modo migliore, molte parti della storia avvengono alla stazione di polizia dentro le sue celle, al piano superiore dove il protagonista vive. La stazione di polizia di Molde si trova nella parte occidentale dell'isola sul limitare di un fiordo non molto profondo, è stata costruita lontano dal centro principale del paese per dare l'impressione di una cittadina tranquilla e viene usata anche come deposito delle merci sospette che arrivano al porto di Molde.


Continue Reading...

Musiche Mannare : PowerWolf - WereWolf of Armenia




Hallelujah when the moon is up -- hu, ha
We are werewolves, all we need is blood -- hu, ha
Take a silverbullet for your shot -- hu, ha
We're immortal, all we fear is god

Cantus lupus
Agnus totus
We are the werewolves of Armenia
We are the army of the wild

All beware the lycantrophic russ -- hu, ha
Start a prayer, werewolves don't discuss -- hu, ha
Warning from the bible of the beast -- hu, ha
Never trust a werewolf from the east

Continua
Continue Reading...

La notte di Valpurga

Anticamente fra i Celti la notte fra il 30 aprile e il 1° maggio segnava il passaggio alla bella stagione: una notte di veglia, una specie di capodanno primaverile, durante la quale si susseguivano danze e banchetti in un'atmosfera orgiastica aspettando il nuovo giorno che segnava l'inizio del trionfo della luce sulle tenebre.

Licantropia e stregoneria hanno più parti in comune di quanto si possa pensare, molti associano i licantropi ai vampiri, dal dracula di Bram Stoker ai moderni Twilight, Underworld etc. Tuttavia la descrizione che ne viene fuori vuole il licantropo del tutto sottomesso al potere di un vampiro. Nei paesi dell'Europa settentrionale, si crede, in certi casi, che il licantropo venga invocato nei riti come protettore delle tenebre.

Un documento importante trovato nella biblioteca nazionale di Oslo, parla dei licantropi durante le notti invernali, che venivano invocato nella notte di Valpurga come ringraziamento per il lungo inverno buio. Nella mitologia nordica il licantropo viene comunemente chiamato Fenrir , gigantesco lupo della mitologia norrena.

Nel documento si parla anche della maniera di difendersi dal Fenrir, soprattutto nell'architettura delle abitazioni dei villaggi, i famosi tre gradini. Si dice infatti che un licantropo non oltrepassi mai i tre gradini di una scalinata. Ecco perché cercando nel web i metodi di costruzione delle case norvegesi , nell'antichità , si usava sopraelevare le abitazioni con tre gradini.

Continue Reading...

Musiche Mannare : Cradle of filth - Dusk And Her Eembrace

Il Crepuscolo E Il Suo Abbraccio

Quando il sole ha versato l’ultima lacrima sul lago senza onde
E le nebbie con facilità lentamente si diffondono
I lupi riuniti in gruppo con le loro inquietanti e dissonanti nuche stanno
In adorazione della luna e di te

“Loro ti chiamano come faccio io….”

E io verrò, come se in sogno
La mia languida, oscura e splendente Regina Malaresian
Di una vendicativa e antica stirpe,
Ornata con pelli di molti nemici
Erishkigal(1), dai capelli corvini,
la tua seduzione infesta il castello in una disperazione erotica
Al lume di una candela posso sentire il tuo odore
Le gambe di porcellana si avviarono e giunsero verso il loro covo
placa la bestia su lenzuola macchiate
Tinte di un rosso soprannaturale proprio quando la sobrietà piange
Eternità notturna
Lei verrà per me


Continua
Continue Reading...

Molde : La piazza

Quando ho cominciato a scrivere il romanzo, le prime volte cercavo di visualizzare i luoghi in cui ambientavo i capitoli soltanto con la mente, rileggendo i vari capitoli , ho cominciato a capire che dopo pagine e pagine tendevo a dimenticare questo o quella descrizione. Ho capito che non era possibile creare un luogo se non avevo almeno un'immagine concreta delle scene che andavo a creare e così con l'aiuto di qualche programma di grafica e la classica matita ho cominciato a creare la mia isola. Devo dire che è stato un viaggio affascinante tanto quanto scrivere la storia, creare un mondo e poterci passeggiare all'interno è un esperienza che consiglio veramente a chi vuole ambientare i propri racconti in luoghi che nella realtà non esistono.

Molte volte sono caduto nella trappola di scegliere come luoghi tutti i posti che ho visitato durante le vacanze, ma nessuna location faceva al caso mio. Bisognava conoscere troppo bene, le vie, il folklore, i modi di dire e di vivere. Sarebbe stata un impresa immane e probabilmente la mia capacità di concentrazione sarebbe svanita in un attimo. ho preferito concentrarmi sulla storia che alla fine, almeno per me era la cosa più importante.

Lascio qua l'immagine della piazza principale di Molde e la sua fontana, cliccando sull'immagine a lato potrete ingrandire la visualizzazione.
Continue Reading...

mercoledì 9 giugno 2010

Downloads: Romanzo Breve sui lupi mannari N° 1

Pubblico il primo romanzo breve sui lupi mannari scovato in internet. Trovo che sia uno dei racconti più avvincenti tra i romanzi brevi che si possano trovare nel web.

Quando mi capitò tra le mani, dopo una prima lettura pensai che qua la figura del lupo mannaro è più verosimile che mai.

Il "licantropo" descritto è molto incentrato sulla figura di Peter Stubbe di cui vi avevo parlato in precedenza sempre su questo blog.

Buona lettura!!!!
Continue Reading...

Veri lupi mannari: Gilles Garnier (1573)

Proveniente da una zona infestata dai Lupi, Gilles Garnier era un uomo solitario che uccideva e divorava bambini che si allontanavano da casa. Chi ebbe la sfortuna di assistere agli omicidi raccontava di un uomo che si trasformava in un lupo enorme.

Accusato di licantropia e stregoneria, fu arso vivo a Dole, in Francia, il 18 gennaio 1573.
Continue Reading...

Veri lupi mannari: La fiera bestia del Milanese (XVIII secolo)






"Ritratto della Fiera Bestia veduta
sul contado di Novara dove ha fatto e sta facendo
strage di uomini e donne d'ogni età,
particolarmente nel territorio di Olegio di
Ghemine di Momo, e di Barengho già come si è
raguagliato da lettere e notizie riportate nella
pubblica Gazzetta di Milano numero 26, del 30 Giugno 1728."


Continue Reading...

lunedì 7 giugno 2010

Un romanzo sui lupi mannari: Dove è cominciata.

Dicono che per scrivere un buon romanzo, bisogna raccogliere notizie, studiare un metodo di lavoro, creare personaggi di cui si conosce praticamente tutto, magari questo discorso vale per un bravo scrittore, per me l'importante è raccontare una storia, bella o brutta che sia poco importa, e così pubblico il testo da cui tutto è partito, da qua molto è stato cambiato, rivisto , corretto, però per quello che mi riguarda è stato il momento più bello in assoluto, quando davanti ad un "foglio bianco" venivano fuori , parole, situazioni, pensieri a volte sentimenti.

Rileggendo queste poche pagine, piene di errori, imprecisioni, e orrori vari, mi sono reso conto che nonostante tutto e dopo ore e ore di lavorazione è stata la parte migliore dello scrivere...buona lettura.
Continue Reading...

Veri lupi Mannari: Peter Stubbe (1500 d.c.)

Forse il primo vero licantropo della storia, o per lo meno il primo vero caso di licantropia di cui si sono trovate precise fonti storiche.

Scheda Personale:
Soprannome: Il licantropo di Bedburg
Luogo omicidi: Germania
Periodo omicidi: 1564 - 1589
Numero vittime: 15 +
Modus operandi: mutilava le sue vittime, cannibalismo
Cattura e Provvidementi: decapitato e bruciato il 28 ottobre 1589


Nel 1564 Bedburg è sconvolta da una bestia che si aggira nei boschi che aveva già ucciso e mutilato 3 ragazzini. tutta la popolazione fantasticava di un lupo assetato di sangue umano, estremamente feroce venuto da chissà quale luogo.

Tuttavia gli orrori di Bedburg continuarono per 25 lunghi anni prima che il mistero venisse svelato. Tra le lettere trovate negli archivi storici, il lupo viene menzionato molte volte, si scrive di cadaveri tremendamente mutilati e dilaniati. Tra le vittime si contano soprattutto bambini e le tragiche storie raccontate di volta in volta nelle case e nelle taverne mescolano realtà e paranormale in egual misura.

Da una storia popolare:
"L'orrenda bestia ci ha puniti anche la notte scorsa, il corpo della piccola katherine dormiva straziato ai piedi dell'albero. Non correte più tra i boschi di notte, lasciate cacciare al mostro solo gli animali della foresta, lasciate che la bestia plachi la sua sete, state al riparo nelle vostre case, state tra la buona gente."


Il "licantropo" non si limitò comunque ad omicidi. Molte volte si aggirò di notte, nei pressi di ovili sventrando il bestiame e mangiandone alcune parti.

Nell'ottobre del 1589, le urla di un bambino caduto preda del mostro attirarono l'attenzione di alcuni contadini delle campagne circostanti, preda di una caccia al mostro/uomo senza sosta e vistosi accerchiato il mostro si tuffò tra i cespugli cominciando ad ululare e ringhiare con ferocia.
Senza scampo balzò contro gli uomini più vicini rivelando la sua vera identità.

Nel corso del processo, Stubbe confessò senza problemi gli omicidi spiegandone anche la motivazione: "All'età di tredici anni cominciai a praticare magia ed in alcuni casi stregoneria, per avere quei poteri che nei miei sogni spesso si realizzavano. Praticavo questi riti con alcuni dei miei compagni, ma loro erano terrorizzati da tutto ciò, allora decisi che dovevo sperimentare la cosa per conto mio. Un giorno riuscii a mettermi in contatto con il Diavolo in persona e con lui feci un patto, in cambio della mia anima ricevetti una cintura magica che indossata mi dava la possibilità di trasformarmi in un lupo rapace, forte e possente, gli occhi mi diventavano grandi che scintillavano nella notte come braci infuocate, la bocca mi veniva larga e grande, i denti aguzzi e crudeli, il corpo lo sentivo enorme e forte, le zampe possenti, ed e proprio con questa mutazione che uccisi e smembrai diversi ragazzini oltre che due donne incinte. Quando me la toglievo tornavo nelle mie sembianze umane. Quando riuscivo a prendere un bambino maschio o femmina, godevo nel vederlo soffrire, alcune volte dopo averli sgozzati li tagliavo a pezzi e ne mangiavo alcune parti crude. Ma la mia più grande soddisfazione fu quando assaggiai quel cervello, è stata una squisitezza che non dimenticherò mai".

Il 28 ottobre del 1589, Stubbe fu legato alla ruota della tortura, con un ferro arroventato gli furono staccate parti di carne delle braccia e delle gambe, poi con un'ascia gli furono tagliati di netto piedi e mani e per ultimo fu decapitato. Il corpo venne poi messo sul rogo e bruciato, la testa venne conficcata su un palo ed esposta agli abitanti del villaggio, mentre sulla ruota furono incisi i nomi delle vittime di Stubbe, in totale sedici, anche se il loro numero probabilmente doveva essere di gran lunga superiore.
Continue Reading...

Fumetti Mannari : Zagor

PLENILUNIO
La storia inizia ad Asher Mill, in una notte di luna piena. Due giovani, Drew e Martin, stanno amoreggiando sulla collina sopra il paese, quando si accorgono che la luna è già alta in cielo ed il sole è tramontato da un pezzo.
Compiono velocemente il tragitto che li separa dalle case inseguiti da fruscii e ululati. Alla fine Martin lascia Drew sull'uscio di casa. Proprio nel momento in cui la paura si dissolve, colpisce il licantropo, straziando la ragazza proprio davanti alla porta e né Martin né il padre di Drew arrivano in tempo per poterla salvare...
La scena si sposta poi a Damirburg per un siparietto cichiano. Cico sta bighellonando per il paese in attesa di Zagor, quando vede due splendide ragazze cinguettare eccitate davanti ad un cartello pubblicitario. Si tratta della palestra The Handsome Prince (il bel principe per chi non mastica l'inglese); Cico aspetta che si allontanino per leggere la pubblicità, che invita gli uomini ad iscriversi alla palestra per migliorare il proprio fisico.
Cico farebbe volentieri sfoggio del suo per conquistare le due ragazze di prima e, colpo di fortuna, l'occasione gli si presenta subito dopo.
Il proprietario della palestra, Mr Clay, gli offre un paio di bigliettoni per partecipare all'inaugurazione ed indossare la tenuta da Boxeur.
Il messicano non può credere alle proprie orecchie ed accetta immediatamente. Continua

BUIO ROSSO SANGUE
Zagor ha scoperto che le normali pallottole, anche se sono penetrate nel torace della belva, non hanno sortito alcun effetto, se non quello di farla imbestialire di più.
Sul pavimento scorge però la croce d'argento abbandonata dal reverendo prima di morire e colpisce con quella il licantropo che sta caricando.
Il mostro prova dolore, finalmente, e disorientato fugge all'esterno.
Balza fuori da una finestra davanti agli atterriti Cico, Metrevelic e Clemons. Quest'ultimo, benché abbia un fucile in mano, non trova la calma per prendere accuratamente la mira e sbaglia il colpo.
Zagor non ha intenzione di perdere tempo, dato che ci sono ancora due notti di luna piena. Ma non vuole neanche affrontare nuovamente il licantropo impreparato, per cui mola una cornice d'argento per costruirsi un rozzo pugnale. Poi si mette sulle tracce della belva insieme a Cico e Metrevelic alle prime luci del giorno. Continua
Continue Reading...

Ricordi di un estate: Unico indizio la luna piena.

Dal mese di gennaio di un non meglio precisato anno, una cittadina nella provincia degli Stati Uniti nord occidentali viene funestata da una serie di tremendi delitti. Inizialmente, i delitti vengono attribuiti a un orso. A scoprire il vero autore dei delitti, ovvero un lupo mannaro, è un ragazzino paraplegico. Una notte di plenilunio il piccolo protagonista sgattaiola fuori di casa sulla sua sedia a rotelle, per fare esplodere alcuni mortaretti regalatigli dallo zio. Viene aggredito dal lupo mannaro, ma si salva sparandogli un razzo in un occhio e fuggendo. Racconta l'accaduto alla sorella e allo zio, che, dapprincipio, sono increduli. Tuttavia i delitti si susseguono ad ogni plenilunio e infine i due, insospettiti dalla coincidenza, decidono di aiutare il ragazzo. Intanto i cittadini organizzano una battuta di caccia, convinti che si tratti solo di un grosso animale che diventa più rabbioso a ogni luna piena. La battuta si conclude in tragedia, con i partecipanti decimati dal furioso lupo mannaro. Il ragazzo e sua sorella, intanto, iniziano a cercare qualcuno che abbia perso un occhio di recente e scoprono, infine, durante la notte di Halloween, che si tratta del prete cattolico. Il ragazzo inizia a mandargli, durante il mese di novembre, lettere anonime in cui lo invita a suicidarsi. Infine gli rivela, stupidamente, che conosce il suo segreto. Scampa per miracolo a un primo tentativo dell'uomo di ucciderlo, ma sa che alla prima luna piena di dicembre il lupo mannaro andrà a cercarlo. Lo zio si rivolge allora a un armaiolo di sua conoscenza, un maestro nel suo genere, che prepara due pallottole d'argento. La notte di capodanno c'è la luna piena, e il lupo mannaro tenta di aggredire i tre, ma questa volta non li trova impreparati, e viene abbattuto con un proiettile d'argento alla testa. Fonte Wikipedia
Continue Reading...

WOLFMAN : si poteva fare di più

Per me poteva tranquillamente essere il film dell'anno, una volta letta la notizia di un remake, cominciai a cercare informazioni e curiosità su uno dei film che più aspettavo. C'è da scommettere che molti come me presenti in sala però avranno storto il naso non poche volte. Per carità il film si fa apprezzare per le scenografie veramente azzeccate, l'uso dei colori nella pellicola, i toni gotici di cui tutto è incensato su questo non posso che fare i miei complimenti ma per il resto..........

Benicio del toro aveva le carte in regola per poter strappare una prestazione da applausi, in realtà passa buona parte del film imbottito di tranquillanti e sembra uno zombie che vaga in cerca di riuscire a sferrare qualche morso.

Hopkins è e rimane un grandissimo attore, ma sembra cercare di ripetere la sua creatura più riuscita , un certo Hannibal, apparendo come un semplice performer piuttosto che l' attore da cinque stelle a cui siamo stati abituati.

Dulcis in fundo, la sceneggiatura tra un morso e l'altro annoia dopo una mezz'ora scarsa e per arrivare alla fine del film servono più di qualche decina di sbadigli.

Insomma a conti fatti Wolfman , a mio avviso e modesto parere, è stata una scialba, piatta e superficiale pellicola..... un occasione sprecata.

Continue Reading...
 

My Blog List

Stats

The Dark Moon Of Molde Copyright © 2009 WoodMag is Designed by Ipietoon for Free Blogger Template