mercoledì 9 giugno 2010

Veri lupi mannari: Gilles Garnier (1573)

Proveniente da una zona infestata dai Lupi, Gilles Garnier era un uomo solitario che uccideva e divorava bambini che si allontanavano da casa. Chi ebbe la sfortuna di assistere agli omicidi raccontava di un uomo che si trasformava in un lupo enorme.

Accusato di licantropia e stregoneria, fu arso vivo a Dole, in Francia, il 18 gennaio 1573.
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Veri lupi mannari: La fiera bestia del Milanese (XVIII secolo)






"Ritratto della Fiera Bestia veduta
sul contado di Novara dove ha fatto e sta facendo
strage di uomini e donne d'ogni età,
particolarmente nel territorio di Olegio di
Ghemine di Momo, e di Barengho già come si è
raguagliato da lettere e notizie riportate nella
pubblica Gazzetta di Milano numero 26, del 30 Giugno 1728."


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lunedì 7 giugno 2010

Un romanzo sui lupi mannari: Dove è cominciata.

Dicono che per scrivere un buon romanzo, bisogna raccogliere notizie, studiare un metodo di lavoro, creare personaggi di cui si conosce praticamente tutto, magari questo discorso vale per un bravo scrittore, per me l'importante è raccontare una storia, bella o brutta che sia poco importa, e così pubblico il testo da cui tutto è partito, da qua molto è stato cambiato, rivisto , corretto, però per quello che mi riguarda è stato il momento più bello in assoluto, quando davanti ad un "foglio bianco" venivano fuori , parole, situazioni, pensieri a volte sentimenti.

Rileggendo queste poche pagine, piene di errori, imprecisioni, e orrori vari, mi sono reso conto che nonostante tutto e dopo ore e ore di lavorazione è stata la parte migliore dello scrivere...buona lettura.
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Veri lupi Mannari: Peter Stubbe (1500 d.c.)

Forse il primo vero licantropo della storia, o per lo meno il primo vero caso di licantropia di cui si sono trovate precise fonti storiche.

Scheda Personale:
Soprannome: Il licantropo di Bedburg
Luogo omicidi: Germania
Periodo omicidi: 1564 - 1589
Numero vittime: 15 +
Modus operandi: mutilava le sue vittime, cannibalismo
Cattura e Provvidementi: decapitato e bruciato il 28 ottobre 1589


Nel 1564 Bedburg è sconvolta da una bestia che si aggira nei boschi che aveva già ucciso e mutilato 3 ragazzini. tutta la popolazione fantasticava di un lupo assetato di sangue umano, estremamente feroce venuto da chissà quale luogo.

Tuttavia gli orrori di Bedburg continuarono per 25 lunghi anni prima che il mistero venisse svelato. Tra le lettere trovate negli archivi storici, il lupo viene menzionato molte volte, si scrive di cadaveri tremendamente mutilati e dilaniati. Tra le vittime si contano soprattutto bambini e le tragiche storie raccontate di volta in volta nelle case e nelle taverne mescolano realtà e paranormale in egual misura.

Da una storia popolare:
"L'orrenda bestia ci ha puniti anche la notte scorsa, il corpo della piccola katherine dormiva straziato ai piedi dell'albero. Non correte più tra i boschi di notte, lasciate cacciare al mostro solo gli animali della foresta, lasciate che la bestia plachi la sua sete, state al riparo nelle vostre case, state tra la buona gente."


Il "licantropo" non si limitò comunque ad omicidi. Molte volte si aggirò di notte, nei pressi di ovili sventrando il bestiame e mangiandone alcune parti.

Nell'ottobre del 1589, le urla di un bambino caduto preda del mostro attirarono l'attenzione di alcuni contadini delle campagne circostanti, preda di una caccia al mostro/uomo senza sosta e vistosi accerchiato il mostro si tuffò tra i cespugli cominciando ad ululare e ringhiare con ferocia.
Senza scampo balzò contro gli uomini più vicini rivelando la sua vera identità.

Nel corso del processo, Stubbe confessò senza problemi gli omicidi spiegandone anche la motivazione: "All'età di tredici anni cominciai a praticare magia ed in alcuni casi stregoneria, per avere quei poteri che nei miei sogni spesso si realizzavano. Praticavo questi riti con alcuni dei miei compagni, ma loro erano terrorizzati da tutto ciò, allora decisi che dovevo sperimentare la cosa per conto mio. Un giorno riuscii a mettermi in contatto con il Diavolo in persona e con lui feci un patto, in cambio della mia anima ricevetti una cintura magica che indossata mi dava la possibilità di trasformarmi in un lupo rapace, forte e possente, gli occhi mi diventavano grandi che scintillavano nella notte come braci infuocate, la bocca mi veniva larga e grande, i denti aguzzi e crudeli, il corpo lo sentivo enorme e forte, le zampe possenti, ed e proprio con questa mutazione che uccisi e smembrai diversi ragazzini oltre che due donne incinte. Quando me la toglievo tornavo nelle mie sembianze umane. Quando riuscivo a prendere un bambino maschio o femmina, godevo nel vederlo soffrire, alcune volte dopo averli sgozzati li tagliavo a pezzi e ne mangiavo alcune parti crude. Ma la mia più grande soddisfazione fu quando assaggiai quel cervello, è stata una squisitezza che non dimenticherò mai".

Il 28 ottobre del 1589, Stubbe fu legato alla ruota della tortura, con un ferro arroventato gli furono staccate parti di carne delle braccia e delle gambe, poi con un'ascia gli furono tagliati di netto piedi e mani e per ultimo fu decapitato. Il corpo venne poi messo sul rogo e bruciato, la testa venne conficcata su un palo ed esposta agli abitanti del villaggio, mentre sulla ruota furono incisi i nomi delle vittime di Stubbe, in totale sedici, anche se il loro numero probabilmente doveva essere di gran lunga superiore.
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Fumetti Mannari : Zagor

PLENILUNIO
La storia inizia ad Asher Mill, in una notte di luna piena. Due giovani, Drew e Martin, stanno amoreggiando sulla collina sopra il paese, quando si accorgono che la luna è già alta in cielo ed il sole è tramontato da un pezzo.
Compiono velocemente il tragitto che li separa dalle case inseguiti da fruscii e ululati. Alla fine Martin lascia Drew sull'uscio di casa. Proprio nel momento in cui la paura si dissolve, colpisce il licantropo, straziando la ragazza proprio davanti alla porta e né Martin né il padre di Drew arrivano in tempo per poterla salvare...
La scena si sposta poi a Damirburg per un siparietto cichiano. Cico sta bighellonando per il paese in attesa di Zagor, quando vede due splendide ragazze cinguettare eccitate davanti ad un cartello pubblicitario. Si tratta della palestra The Handsome Prince (il bel principe per chi non mastica l'inglese); Cico aspetta che si allontanino per leggere la pubblicità, che invita gli uomini ad iscriversi alla palestra per migliorare il proprio fisico.
Cico farebbe volentieri sfoggio del suo per conquistare le due ragazze di prima e, colpo di fortuna, l'occasione gli si presenta subito dopo.
Il proprietario della palestra, Mr Clay, gli offre un paio di bigliettoni per partecipare all'inaugurazione ed indossare la tenuta da Boxeur.
Il messicano non può credere alle proprie orecchie ed accetta immediatamente. Continua

BUIO ROSSO SANGUE
Zagor ha scoperto che le normali pallottole, anche se sono penetrate nel torace della belva, non hanno sortito alcun effetto, se non quello di farla imbestialire di più.
Sul pavimento scorge però la croce d'argento abbandonata dal reverendo prima di morire e colpisce con quella il licantropo che sta caricando.
Il mostro prova dolore, finalmente, e disorientato fugge all'esterno.
Balza fuori da una finestra davanti agli atterriti Cico, Metrevelic e Clemons. Quest'ultimo, benché abbia un fucile in mano, non trova la calma per prendere accuratamente la mira e sbaglia il colpo.
Zagor non ha intenzione di perdere tempo, dato che ci sono ancora due notti di luna piena. Ma non vuole neanche affrontare nuovamente il licantropo impreparato, per cui mola una cornice d'argento per costruirsi un rozzo pugnale. Poi si mette sulle tracce della belva insieme a Cico e Metrevelic alle prime luci del giorno. Continua
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Ricordi di un estate: Unico indizio la luna piena.

Dal mese di gennaio di un non meglio precisato anno, una cittadina nella provincia degli Stati Uniti nord occidentali viene funestata da una serie di tremendi delitti. Inizialmente, i delitti vengono attribuiti a un orso. A scoprire il vero autore dei delitti, ovvero un lupo mannaro, è un ragazzino paraplegico. Una notte di plenilunio il piccolo protagonista sgattaiola fuori di casa sulla sua sedia a rotelle, per fare esplodere alcuni mortaretti regalatigli dallo zio. Viene aggredito dal lupo mannaro, ma si salva sparandogli un razzo in un occhio e fuggendo. Racconta l'accaduto alla sorella e allo zio, che, dapprincipio, sono increduli. Tuttavia i delitti si susseguono ad ogni plenilunio e infine i due, insospettiti dalla coincidenza, decidono di aiutare il ragazzo. Intanto i cittadini organizzano una battuta di caccia, convinti che si tratti solo di un grosso animale che diventa più rabbioso a ogni luna piena. La battuta si conclude in tragedia, con i partecipanti decimati dal furioso lupo mannaro. Il ragazzo e sua sorella, intanto, iniziano a cercare qualcuno che abbia perso un occhio di recente e scoprono, infine, durante la notte di Halloween, che si tratta del prete cattolico. Il ragazzo inizia a mandargli, durante il mese di novembre, lettere anonime in cui lo invita a suicidarsi. Infine gli rivela, stupidamente, che conosce il suo segreto. Scampa per miracolo a un primo tentativo dell'uomo di ucciderlo, ma sa che alla prima luna piena di dicembre il lupo mannaro andrà a cercarlo. Lo zio si rivolge allora a un armaiolo di sua conoscenza, un maestro nel suo genere, che prepara due pallottole d'argento. La notte di capodanno c'è la luna piena, e il lupo mannaro tenta di aggredire i tre, ma questa volta non li trova impreparati, e viene abbattuto con un proiettile d'argento alla testa. Fonte Wikipedia
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WOLFMAN : si poteva fare di più

Per me poteva tranquillamente essere il film dell'anno, una volta letta la notizia di un remake, cominciai a cercare informazioni e curiosità su uno dei film che più aspettavo. C'è da scommettere che molti come me presenti in sala però avranno storto il naso non poche volte. Per carità il film si fa apprezzare per le scenografie veramente azzeccate, l'uso dei colori nella pellicola, i toni gotici di cui tutto è incensato su questo non posso che fare i miei complimenti ma per il resto..........

Benicio del toro aveva le carte in regola per poter strappare una prestazione da applausi, in realtà passa buona parte del film imbottito di tranquillanti e sembra uno zombie che vaga in cerca di riuscire a sferrare qualche morso.

Hopkins è e rimane un grandissimo attore, ma sembra cercare di ripetere la sua creatura più riuscita , un certo Hannibal, apparendo come un semplice performer piuttosto che l' attore da cinque stelle a cui siamo stati abituati.

Dulcis in fundo, la sceneggiatura tra un morso e l'altro annoia dopo una mezz'ora scarsa e per arrivare alla fine del film servono più di qualche decina di sbadigli.

Insomma a conti fatti Wolfman , a mio avviso e modesto parere, è stata una scialba, piatta e superficiale pellicola..... un occasione sprecata.

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